mercoledì, dicembre 13, 2006

La farsa delle normative EuroX

Le euro4 inquinano poco. Compriamo tutti una Euro4. Adesso escono le Euro5 e quindi le Euro4 vanno cambiate. Prendiamo tutti una Euro5 per non inquinare.

Ma siamo sicuri che il vero problema non sia la sostenibilità del universo "industrie automobilistiche" ?
No perche sarei veramente curioso di sapere quanti anni ( se non decenni ) deve circolare una euro4 nuova per ripagare l'inquinamento generato dal suo sviluppo, produzione e trasporto.

Tratta un argomento simile BlogMotori su repubblica

Riporto (parzialmente) un commento interessante.

"Io purtroppo non credo piu´alle frittate che ci propinano. [...]Un esempio e´la Peugeot 305 sviluppata circa 25 anni fa: questa vettura gia´allora percorreva piu´di 20 km con un litro di benzina e la spiegazione consisteva in una carrozzeria in plastica [...] Altro esempio e´il filtro per motori Dieel LCR della Eurofiltrazione di Torino ( http://www.eurofiltrazione.com/LCR.pdf ) : molto semplice , leggero , universale , rigenerabile . La sua applicazione ad un veicolo anziano fa sì che questo rispetti addirittura le norme Euro 6![...]
Aggiungo questo. La mia Panda Euro 1 inquina sicuramente , ma inquina certo di meno che costruire una nuova Panda Euro 4. Solo se penso alle acciaierie , alle plastiche , ai camion che le portano e cosi´via la mia domanda e´: perche´non tenersi le ottime vetture che abbiamo invece di trasformarle in rifiuti tossici ed avvelenarci ulteriormente per costruire le nuove? [...]
Morale della favola : si´, le vetture Euro 4 subiranno un deprezzamento , anche perche´presto le Diesel) che non avranno il filtro antiparticolato andranno a pagare una sopratassa. Scommettiamo?"

Alla fine è tutto business e l'ecologia, il cambio del clima, le alluvioni, l'effetto serra, etc ... sono solo spauracchi sfruttati ad arte per smuovere l'opinione pubblica in un senso piuttosto che nell'altro. Senza, ovviamente, nessuna cura di fare una seria e scientifica analisi delle conseguenze delle scielte che vengono propinate come "migliori per la salute nostra e del pianeta"